Hannah Yata
Figure femminili e ambienti psichedelici, la forza della natura, il ciclo di morte, decomposizione e rigenerazione, riti e misteri: i lavori di Hannah Yata stupiscono sia per la complessità tecnica che per la profondità concettuale. Riprende temi arcaici se non paleolitici, da pittura rupestre, quasi mitologici, e tra un animale, un totem e una divinità davvero non riuscirete a capacitarvi di come ogni volta che la guardiate una sua opera acquisisca nuovi dettagli e significati.
Ikea or Death
Gli svedesi sanno fare davvero bene due cose: i mobili low-cost e il death metal. Un benefattore della rete ha pensato di rendere ancora più evidente la peculiarità di questo popolo (ci sarà un nesso?) con Ikea or Death, il secondo quiz più geniale del web dopo il nostro Strain or smoothie. Lo svolgimento è semplice: questa accozzaglia casuale di vocali (poche) e consonanti (tante) è il nome di un tavolino o di una band di capelloni vestiti di pelle? Da giocare rigorosamente con il volume acceso.
The Useless Web
Un saggio diceva che in un mondo votato all’eccellenza fare schifo è un atto rivoluzionario. Ecco perchè ci piace The Useless Web: in un solo click potrete ritrovarvi sparsi tra i meandri del web più inutile, quello che non ha assolutamente nessun senso. Può essere una pagina dove si alternano all’infinito le parole “Hey!” e “Hoo!”, può essere una pioggia di pannocchie di mais di pixel, il video in loop di un uomo che viene schiaffeggiato con una anguilla.. Scoprite questo buco nero di no-sense e ringraziate chi dedica il proprio tempo e le proprie doti a fare qualcosa che non serve a nulla.
Jelle’s Marble Runs
Sì, esiste il campionato mondiale di biglie di marmo. Sì, si chiama Marbula 1. Sì, ci sono i differenti circuiti, dal deserto al ghiaccio, neanche fossimo in un videogioco di corse. E sì, ci sono canali Youtube con milioni di follower che raccontano questo mondo. I leader indiscussi di questo mondo sono i fratelli Bakker, gli olandesi Jelle e Dion, con il loro Jelle’s Marble Runs. Come i pomeriggi da bambini al mare, ma meglio.
Rory’s Story Cubes
Storie a portata di mano, letteralmente. I Rory’s Story Cubes sono un passatempo facile facile per stimolare e allenare la fantasia, una dote che non guasta mai: si lanciano i dadi e si improvvisa un racconto partire dai risultati del tiro, che saranno tipo “Occhio”, “Alieno”, “Idea”, “Mondo” e affini. Una sana alternativa allo smartphone quando ci prendiamo i nostri cinque minuti preferiti, ma in gruppo e con la giusta spinta questi dadi sapranno darvi ancora più soddisfazione.